Sos edilizia, 150 a Roma dal Friuli Venezia Giulia

Sono 150 i lavoratori edili del Friuli Venezia Giulia che questa mattina hanno raggiunto Roma, dove si è tenuta la manifestazione indetta da Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil nel giorno dello sciopero nazionale del settore e dell’intera filiera. Affollatissima piazza del Popolo, dove si è tenuto il comizio concluso dai segretari nazionali Vito Panzarella (Feneal), Franco Tutti (Filca) e Alessandro Genovesi, alla presenza, tra gli altri, anche del numero uno della Cgil Maurizio Landini.
Forte il grido d’allarme lanciato dalle categorie, che denunciano l’inerzia del Governo sulle grandi opere e l’assenza di risposta ai problemi di un settore che dal 2008 ha perso 600mila posti di lavoro e resta il più lento nel risollevarsi dalla crisi. «Una crisi che c’è ancora ““ dichiara il segretario regionale della Fillea Cgil 
Emiliano Giareghi ““ in Italia come in Friuli Venezia Giulia, dove il settore ha recuperato solo una piccola parte dei 7mila posti bruciati tra il 2008 e il 2016, quando è stato toccato il punto più basso in termini di imprese e di occupati. Ma l’impatto non si ferma ai 5.600 posti persi nelle costruzioni, perché se teniamo conto dei settori collegati e dell’indotto complessivo gli effetti vanno almeno raddoppiati». Una notizia positiva, in un quadro tuttora preoccupante, è lo stanziamento dei fondi nazionali e regionali sul ripristino del territorio dopo gli effetti dell’ondata di maltempo dello scorso autunno: «Un segnale nella direzione giusta ““ commenta ancora Giareghi ““ ma si tratta solo del primo passo: se vogliamo creare valore aggiunto, per l’edilizia, il manifatturiero e tutta la comunità  regionale, dobbiamo investire con continuità  sulla manutenzione del territorio, sulla messa a norma degli edifici pubblici e privati, a partire dalle scuole, sul rilancio dell’edilizia agevolata e sul recupero dei centri storici. Finita l’era del consumo indiscriminato di suolo, è questa la strada per il rilancio del settore e per una crescita sostenibile».